Fare meglio dell’anno scorso, quando arrivarono tre titoli italiani e quattro medaglie di bronzo, era molto difficile se non impossibile. Ma la scherma pugliese può comunque dirsi nel complesso soddisfatta del bilancio della 61ma edizione del Gran Premio Giovanissimi “Renzo Nostini”: se è mancato l’acuto più atteso, aumentano le presenze nei tabelloni dei 32 (complessivamente quest’anno sono state 53 rispetto alle 45 dello scorso anno).
I club pugliesi portano a casa una medaglia d’argento con lo spadista della Virtus Scherma Salento Iacopo Moschettini (Maschietti) e tre di bronzo con gli sciabolatori della Scherma Trani Miriana Rocchetti (Bambine) e Simone Natale (Maschietti) e con la spadista Virginia Mele dell’Accademia di Scherma Lecce (Ragazzi). Il fatto che tre medaglie su quattro siano arrivate dalla categoria dei più piccoli è un segnale che fa ben sperare in prospettiva futura.
Altri sei gli atleti andati a premio con un piazzamento nei quarti: 4 nella sciabola (Lorenzo Maria Di Michele e Antonio Maria De Paolis del Circolo Schermistico Dauno, Miriana Borraccino della Scherma Trani e Giuseppe Orsogna del Club Scherma Casalvecchio di Puglia e Lucera) e 2 nella spada (Nicola Oronzo Innamorato della Virtus Scherma Salento e Samuel D’Addario del Club Scherma Taranto). Quattordici i piazzamenti negli ottavi (8 nella sciabola, 5 nella spada e uno nel fioretto) e 29 nei sedicesimi di finale (35 nella sciabola, 5 nella spada e 3 nel fioretto). In totale dunque 35 presenze nei tabelloni principali di sciabola, 14 nella spada e 4 nel fioretto. Rispetto a un anno fa si registrano una sostanziale tenuta del fioretto, una sensibile crescita nella spada ed una più marcata nella sciabola.
Un dato che si evince anche dall’analisi per società, di seguito riportata, con undici club pugliesi rappresentati nei tabelloni principali:
- Virtus Scherma Salento: una medaglia d’argento, un piazzamento nei quarti e due negli ottavi (tutti nella spada);
- Scherma Trani: due medaglie di bronzo, un piazzamento nei quarti e quattro negli ottavi (tutti nella sciabola);
- Accademia di Scherma Lecce: una medaglia di bronzo, un piazzamento negli ottavi ed uno nei sedicesimi (nella spada);
- Circolo Schermistico Dauno: due piazzamenti nei quarti, cinque negli ottavi e nove nei sedicesimi (un totale di 16 presenze, tutte nella sciabola, che fanno del club foggiano la società più rappresentata nei tabelloni principali);
- Club Scherma Casalvecchio di Puglia e Lucera: un piazzamento nei quarti, due negli ottavi e due nei sedicesimi (nella sciabola);
- Club Scherma Taranto: un piazzamento nei quarti, uno negli ottavi e due nei sedicesimi (nella spada);
- Club Scherma San Severo: un piazzamento negli ottavi e sei nei sedicesimi (nella sciabola);
- Club Scherma Bari: un piazzamento negli ottavi (nella spada) e due nei sedicesimi (fioretto e spada: è l’unico club pugliese ad essere entrato nei tabelloni principali di due armi diverse);
- Circolo della Scherma Brindisi: un piazzamento negli ottavi (fioretto);
- Olympia Fencing Club: due piazzamenti nei sedicesimi (fioretto);
- Club Scherma Lecce: un piazzamento nei sedicesimi (spada).
Positivo il bilancio del Presidente del Comitato Regionale Federscherma Puglia Roberto Lippolis: «Un’edizione del GPG che ancora una volta regala grandi soddisfazioni agli atleti ed alle società pugliesi e che attesta l’ottimo stato di salute del movimento schermistico pugliese e ciò ci rende particolarmente orgogliosi. A parte qualche exploit, sembrano molto lontani i tempi in cui tornavamo a bocca asciutta dal GPG. Segno questo che la cura e le attenzioni che i nostri tecnici dedicano agli allenamenti dei nostri atleti stanno portando i loro frutti. I miei complimenti e di tutto il Comitato Regionale a chi ha avuto modo di riportare a casa l’ambita medaglia, come anche a chi non ha avuto questa possibilità ma ci ha comunque provato mettendo in campo tutte le proprie forze ed impegno. Giungano inoltre i ringraziamenti a ciascuna delle società schermistiche, ai Maestri e ai dirigenti per il quotidiano lavoro che viene svolto nelle rispettive sale».